PARLIAMO DI REGISTI: STANLEY KUBRICK p.3 (FINALE)

0E9A9261-CF67-6780-688253B3BC2939B9.0Ed eccoci finalmente, ma che dico, sfortunatamente arrivati alla fine di questa interminabile monografia. So che sono stata assente per molto e mi scuso con tutti voi per avervi fatto aspettare così a lungo per questo post. Ma ritornando a noi, il maestro Kubrick dopo aver diretto queste perle, non esitò a farne altre. Nel 1980 infatti produce l’horror che lo porterà al successo nel genere, The Shining preso spunto dall’omonimo romanzo di King. Questa è la prova di come un film magnifico fa diventare famoso un libro mediocre, lo scrittore infatti non era del tutto apprezzato dai lettori ne tanto meno dal commercio mondiale, King, tra l’altro, non fu soddisfatto del lavoro di Kubrick il quale sminuiva sotto certi aspetti il romanzo originale, ma il maestro fece una cosa che tutt’ora gli fa onore: se ne fregò altamente. Shining infatti si discosta molto dal romanzo, il quale trasmette la storia della famiglia Torrence in un modo solo ed unicamente blasfemo (dicendo questo non dico che il libro faccia completamente schifo, anzi, però lo ritengo molto inferiore rispetto al film), Kubrick invece cerca di metterci dentro più messaggi possibili, per l’appunto vi consiglio un documentario completamente dedicato al film “ROOM 237”, in cui ci sono anche piccolissimi spezzoni e pensieri sulle altre opere Kubrickiane. Jack Nicholson nell’interpretare Torrence, è inutile dirlo, mi ha fatto emozionare, cosa che non è stata per Shelley Duvall, Wendy, che diciamo non è stata all’altezza del film. Non vi sto a raccontare la trama di Shining perchè sarebbe come descrivere l’arte, non si può, devi darli un senso e una trama. Kubrick con questo film divide il suo pubblico in quelli che amano il film e quelli che lo odiano, non c’è una via di mezzo. Qui si Full_Metal_Jacket_posterprende una “pausa” di ben 7 anni per realizzare il suo ultimo e più famoso film sulla guerra: Full Metal Jacket. Full metal Jacket racconta in tutto e per tutto la storia della guerra in Vietnam, in tutte le sfaccettature. Abbiamo l’aspetto “normale” della guerra, cioè del protagonista che vuole combattere nel corpo dei Marines per gli USA, poi abbiamo l’aspetto “rigido” della guerra con il Sergente Hartman, il quale ci sorprenderà con le sue frasi puramente offensive e di Black Humor ogni volta che ne avremo bisogno e, sopratutto, ci delizierà con i suoi discorsi patriottici ed egoisti. Poi abbiamo anche l’aspetto reale della guerra, per quasi tutta la seconda parte del film vedremo infatti persone assassinate e torturate dai soldati americani. La regia è a dir poco sensazionale e mai banale e le colonne sonore sono azzeccatissime, infatti la principale colonna sonora è Surfin Bird e la sentirete solo in un momento preciso del film. Kubrck con questo film ha voluto raccontare l’atrocità della guerra e di come essa è stata presa sotto gamba dagli americani, in particolare nel finale vedremo l’atto sconsiderato dell’uccisione successo ad un’allegra cantata tra soldati. Kubrick dopo questo film non voleva fermarsi sul racconto della guerra, infatti voleva realizzare un film sull’olocausto e sulla seconda guerra mondiale vista dagli ebrei, quando però si accorse che uno dei suoi più grandi amici registi, Steven Spielberg, aveva appena prodotto uno dei più grandi capolavori sulla storia della Shoah: Schindler’s list, decise di lasciare perdere il progetto e dedicarsi alla sceneggiatura, che lasciò incompleta, di A.I, film che lascerà nelle mani dell’amico sopracitato il quale la completerà e, secondo il mio punto di vista, ne farà perdere il valore che inizialmente il maestro gli diede. eyes-wide-shut-3Dopo più di 10 anni dall’uscita dell’ultimo capolavoro kubrickiano, il maestro decide di dirigere e sceneggiare la sua ultima opera cinematografica: Eyes Wide Shut, e so che adesso scoppierà il delirio. Secondo ME Eyes Wide Shut, e un capolavorino, perchè, a livello di sceneggiatura, ha qualcosa in meno dei soliti capolavori kubrickiani, MA ciò non vuol dire che non sia un bel film. Infatti esso racconta della disintegrazione del nucleo famigliare dall’interno delle relazioni amorose e tra i segreti di una coppia. Non voglio spendere troppe parole sul film perchè ne farò una recensione a parte per descrivervi a pieno il mio parere personale su di esso. Prima dell’uscita del film nelle sale, Stanley Kubrick muore a settant’anni durante il sonno a causa di un infarto. Kubrick è stato uno dei più grandi registi della storia della cinematografia e per me è IL più grande regista della storia della cinematografia mondiale. Con i suoi capolavori ha emozionato, acculturato, scioccato, confuso e spinto le persone a guardare il suo cinema con gli occhi di una persona che ama l’arte e che lo ama in primo luogo, e per tutto questo noi dovremmo soltanto ringraziarlo, quindi grazie per averci donato i migliori film e sopratutto per essersi donato all’arte della cinematografia.

PARLIAMO DI REGISTI: STANLEY KUBRICK p.2

stanley-kubrick_0NOTA BENE 3: vedendo che questo post sarebbe stato lungo troppo se avessi voluto concludere l’argomento Kubrick oggi, ho deciso di fare la parte finale della monografia del maestro in un prossimo post che vi prometto sarà il più presto possibile, così da tornare alle recensioni, magari vi recensirò l’ultimo film di Kubrick che tratteremo sul mio Blog dopo la monografia (sto scegliendo tra Shining o Eyes Wide Shut)

NOTA BENE 4: avrete visto dei cambiamenti sul blog, infatti ho deciso di recensire film di tutti i generi, dal romantico all’horror, dai thriller alla fantascienza e così via. Non vi preoccupate farò anche recensioni sui film underground e shock.


2001_odissea_nello_spazio_18Ed eccoci al momento che tutti aspettavamo, l’opera di Kubrick per eccellenza, uno dei film più criticati e amati: 2001 Odissea nello spazio. Nel 1968 il maestro dirige un film che lo farà diventare da un buon regista a il regista dei capolavori cinematografici. Se non avete ancora visto il film sopracitato non so neanche perchè voi stiate leggendo questo post e neanche perchè siate su questo blog. 2001 Odissea nello spazio non si può spiegare, lo devi vedere attentamente, devi scovare tutti i misteri che Kubrick mette in questa opera e devi trovare da solo il senso del monolito nero. Questo film, soggettivamente parlando, spiega la vita, tutto è perfetto: dalle musiche agli effetti speciali, dagli attori alla scenografia. Se quando ascoltiamo “Sul bel Danubio blu” di Strauss ci viene in mente lo spazio al rallentatore, lo dobbiamo a Kubrick. Il maestro dirigendo quest’opera si classifica nei migliori registi della storia della cinematografia.

11168026_800Finalmente siamo arrivati alla mia opera preferita di Kubrick in assoluto, nonché il mio film preferito. Nel 1971 Kubrick scrive e dirige il suo film più “violento”: Arancia meccanica. Non voglio spendere troppe parole su questo film anche perchè ne ho già fatto una recensione approfondita, ma comunque non si può non dire niente su quest’opera. La mia visione soggettiva del film si discosta molto da quella superficiale del libero arbitrio. Kubrick vuole farci capire che anche se noi disprezziamo Alex per i suoi gesti, dobbiamo renderci conto che siamo noi quelli che gli impediscono di fare ciò che vuole, noi da vittime siamo diventati carnefici, Kubrick vuol farci capire che c’è un Alex in ognuno di noi, e che anche se involontariamente, noi lo facciamo uscire spesso e ce lo fa capire mettendoci in faccia più violenza che può, esattamente come i dottori hanno fatto con Alex. E quindi sorge spontanea una domanda: noi siamo sempre stati vittime, o sempre stati carnefici? Non riesco a capire quegli adulti/genitori che riescono a cogliere solo violenza e sesso senza provare a capire il senso magnifico di questo film, Arancia Meccanica, a contrario di quello che loro possano credere, è un film CRITICA alla violenza, e non il contrario come pensano molte persone. Kubrick con Arancia Meccanica ha raggiunto il suo apice da regista, ma purtroppo è stato il suo immeritato fallimento.

29045Nel 1975, dopo aver sfornato grandi capolavori come quelli appena citati, Kubrick dirige Barry Lyndon. Considero tutti i film di Kubrick dei capolavori e questo in particolare. Tratto da una storia ambientata nel 18° secolo, Barry Lyndon incarna tutta l’artisticità di Kubrick nelle sue riprese. Ogni fotogramma è un quadro che rappresenta a pieno la vita del 1700 e non sono da meno le musiche e la scenografia. In gran parte del film, le scene sono illuminate solo dalle candele e Kubrick ha dovuto usare gli obbiettivi della NASA per far si che la luce bastasse (un pazzo). I costumi sono un’altra parte importante, sono adattati all’ambiente del film magnificamente.

PARLIAMO DI REGISTI: STANLEY KUBRICK

Ebbene sì, sono tornata! Strano, ogni volta che scrivo un nuovo post per il blog incomincio sempre dicendo questa frase. Vi prometto che sarò più attiva, ve lo giuro. Durante questo mese di assenza ho avuto la possibilità di curiosare sul web e di guardare molti film, così, visto che da poco avevo visto Arancia Meccanica, ho deciso di andarmi a vedere altri film del maestro Stanley Kubrick. Infatti, di seguito, vidi Shining (non so come ma non lo avevo ancora visto, potete linciarmi per questo), 2001: Odissea nello spazio e Full Metal Jacket. Subito dopo aver visto i principali capolavori Kubrickiani, mi sono interessata anche alla persona che era Stanley Kubrick così mi vidi vari documentari su di lui. Che dire, un genio. Ha rivoluzionato il cinema e, ancora oggi, è uno dei migliori registi della storia della cinematografia, anche se tutto ciò che ho detto nelle ultime righe è un po’ banale….Buona Lettura…

NOTA BENE: nella maggior parte dei film di cui tratterò in questo post non sarà presente la recensione, racconterò qualcosa sulla trama di pochi film. Se volete anche le recensioni commentate qui sotto con il film che vorreste che fosse recensito

NOTA BENE 2: ho dovuto dividere questa monografia in 2 post non perché non mi tirava il culo di scrivere tutto in un unico post ma perché le cose da dire sono troppe e sorbite tutte in un colpo solo sarebbe stato troppo. Questo significa che vi voglio bene

Stanley Kubrick nasce a New York il 26 luglio del 1928 dal padre Jacob Leonard Kubrick e dalla madre Sadie Gertrude Perveler. Già da piccolo Kubrick si appassiona alle storie di mitologia greca e al gioco degli scacchi in cui stanley-kubrick-self-portraitdiventerà un vero professionista. All’età di 15/16 anni vendette la sua prima foto ad un giornale, il Look in cui farà la sua gavetta da fotografo che lo aiuterà in futuro per le sue inquadrature nei suoi capolavori cinematografici e nel 1949 dirige il suo primo cortometraggio, The Day of The Fight che rappresentava la giornata di un pugile, Walter Cartier , e che vendette a solo 4,000 dollari ad una casa cinematografica. Dopo soli 4 anni dirige il suo primo lungo metraggio, Paura e desiderio, che esso descrive come un tentativo registico realizzato in modo maldestro e per molti anni fu quasi introvabile subito dopo diresse una serie di lungometraggi: Il Bacio Dell’Assassino, Rapina a mano armata e Orizzonti di gloria che avranno un buonissimo resoconto commerciale e che apriranno al regista le strade giuste da intraprendere. Nel 1959 dirige kubrick-112Spartacus, che possiamo classificare come uno dei film peggiori che Kubrick abbia mai girato, in questo film infatti l’impronta Kubrickiana viene cancellata dalla popolarità indiscussa dell’attore principale che diciamo manipola il film secondo la sua personalità, anche se ha avuto un grandissimo successo al botteghino e verrà premiato con 4 Oscar. In seguito Kubrick si trasferisce a Londra con l’intenzione di dirigere film su cui solo lui ha il completo controllo.

Ed eccoci ora arrivati alla parte più bella e interessante su questa monografia: I capolavori Kubrickiani.

tumblr_m4lwov7GdY1rtsugso1_1280Subito dopo il trasferimento, Kubrick dirige nel 1962 Lolita, dalla sceneggiatura dell’omonimo romanzo di Vladimir Nabokov. Questo film avrà dei problemi di censura in quanto gli argomenti trattati si basano sul sesso e sull’atmosfera erotica che Kubrick da all’intera pellicola. Lolita rimane uno dei primi veri capolavori che il maestro abbia girato.

dottor-stranamore1Un anno dopo il maestro gira un film comico che lo porterà ad un successo quasi immediato: Il Dottor Stranamore, Ovvero: Come Imparai a Non Preoccuparmi e ad Amare La Bomba, una commedia satirica che provocherà molta attenzione e ammirazioni dai critici cinematografici e lo porteranno a 3 nomination all’Oscar (miglior regia, miglior film e sceneggiatura). Il film è molto verosimile pur essendo una commedia e riesce a rappresentare chiaramente l’ambiente della guerra fredda…